Il mercato dei cuscinetti
1. Recenti studi prevedono una forte crescita del mercato mondiale dei cuscinetti nei prossimi anni, trainata dalla ripresa nel settore dei macchinari industriali, nell’automotive e nell’industria aerospaziale. Per quanto corcerne il vostro ambito lo considerate un obiettivo realistico?
Per quanto ci riguarda l’automotive e l’aerospaziole non sono mercati primari, come lo è invece il mercato delle macchine utensili dove però i segnali danno una ripresa lenta. Ritengo quindi che nel nostro ambito i cuscinetti rifletteranno lo stesso andamento e avranno una crescita graduale.
2. Oggi quanto è estesa e quanto incide sul vostro fatturato la richiesta di cuscinetti per applicazioni speciali rispetto a quella per articoli standard?
Per quanto riguarda il gruppo Mondial dobbiamo sempre distinguere l’attività di pura distribuzione di marchi primari con un orizzonte sul mercato italiano e l’attività di produzione con cui invece ci rivolgiamo anche al mercato estero. Le applicazioni speciali sono un ambito importante e infatti UNITEC è l’azienda del gruppo specializzata proprio nella produzione di cuscinetti speciali a rulli cilindrici e che fornisce soluzioni di alta precisione per le macchine utensili e per l’industria generale.
3. Quanto e come interagisce l’ambito della manutenzione nel settore dei cuscinetti?
Siamo poco presenti nella manutenzione perché il nostro core business è il primo montaggio. Contiamo infatti su una gamma così ampia di cuscinetti e con marchi di indubbia importanza e solida reputazione che riusciamo sempre a trovare la soluzione più idonea per il cliente e che gli assicuri vantaggi duraturi nel tempo.
4. Ritenete attualmente più utile focalizzare la distribuzione sui cuscinetti o diversificare il più possibile l’offerta di componentistica?
Abbiamo senza dubbio un focus sui cuscinetti che pur essendo un prodotto maturo costituiscono per Mondial, in alcune tipologie, una linea relativamente recente. Ad esempio i cuscinetti a sfere sono presenti nella nostra gamma prodotti da circa cinque anni e abbiamo quindi ancora ampi margini per incrementare la nostra presenza sul mercato.
5. Quanti contatti giunti dal vostro sito si traducono in effettive commesse? Il digitale rappresenta per voi un effettivo strumento di business?
Non è facile monitorare un dato di questo tipo. Abbiamo centinaia di contatti che scaricano la documentazione dal sito Mondial così come di nuove registrazioni. In entrambi i casi i dati vengono trasmessi alla nostra rete commerciale che ha il compito di svilupparli. Di certo il digitale assumerà sempre più importanza nelle attività di Mondial soprattutto per quei prodotti la cui applicazione non richiede un progetto e uno studio da parte dell’ufficio tecnico.
6. Oltre alla vendita, che tipo di servizi collaterali offrite ai vostri clienti (aggiornamento tecnico, assistenza ecc.)?
L’assistenza tecnica è senza dubbio un punto di forza di Mondial tra i pochi distributori ad avere uno staff tecnico e di progettazione specializzato in tutte le linee di prodotto del gruppo e quindi: cuscinetti, sistemi lineari, giunti, ruote libere e catene. Anche i nostri clienti si trovano a fronteggiare applicazioni sempre più spinte da un punto di vista delle velocità richieste e del rapporto qualità/prezzo. Per questo motivo apprezzano la capacità di Mondial di realizzare quello che si può definire un abito su misura, comprendendo le problematiche e fornendo le soluzioni che rispondano al meglio alle loro esigenze.
7. Ritenete che il mercato sia orientato verso una maggior contrazione del numero dei distributori di cuscinetti o la concorrenza stimolerà la frammentazione?
Il mercato è in fermento ma più che contrazione o frammentazione si assiste a una razionalizzazione degli attori presenti con acquisizioni e join-venture al fine di rafforzare la presenza in un mercato che sta diventando sempre più competitivo. Anche Mondial del resto ha seguito questa strada creando il Gruppo Mondial – Gruppo Bianchi che ha acquisito aziende di distribuzione in Gran Bretagna, Francia e Spagna ampliando quindi la propria rete commerciale all’estero.