Una scelta per innovare
Mondial, società milanese fondata nel 1946, ha costruito la sua crescita su principi legati all’efficienza, alla qualità e all’innovazione che le hanno consentito di diventare, dicono con orgoglio in azienda, una delle imprese più importanti e specializzate nella distribuzione di componenti e organi di trasmissione. Oggi Mondial rappresenta sul mercato italiano le più importanti case internazionali nelle sue linee principali di prodotto: cuscinetti, sistemi lineari, giunti, ruote libere e catene. Oltre alla sede milanese, Mondial dispone di due filiali, a Bologna e Firenze, un magazzino robotizzato a Lainate (MI) e una struttura produttiva a Piacenza in cui ha sede la produzione di cuscinetti di Unitec e quella di moduli lineari, finitura viti e preparazione di guide lineari a ricircolo di sfere. Del Gruppo Mondial fanno parte la già citata Unitec e la TMT, di Milano, dedicata alla progettazione e produzione di sistemi lineari. A livello europeo, infine, Mondial è presente in aziende estere in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania. La particolarità che l’azienda milanese mette in luce, rispetto ad altri distributori del suo settore, è l’essersi dotata di un ufficio tecnico e di progettazione che collabora con i progettisti delle aziende clienti. Mondial è quindi non solo in grado di fornire la componentistica di marchi importanti a livello internazionale, ma anche di sviluppare soluzioni complete che prevedano l’integrazione di questi componenti in sistemi complessi. Abbiamo chiesto ad Alessandro Bandelli, che in Mondial è assistente alla direzione generale, come si sia giunti all’accordo… “Possiamo dire che il corso degli eventi e l’evoluzione del business hanno portato il nostro accordo col precedente fornitore a un punto dove sono affiorate valutazioni diverse sulla strategia commerciale. Mondial ha quindi ricercato sul mercato una alternativa che potesse garantire all’azienda un prodotto di elevata qualità che garantisse un migliore servizio ai clienti sul medio e lungo periodo. Su questo terreno abbiamo incontrato THK, un marchio prestigioso che parla da solo. Oggi possiamo dire con grande soddisfazione di avere varato una partnership che ci fa guardare al futuro con la certezza di nuovi e positivi traguardi”.
Incontro fra culture
Un aspetto interessante di questa operazione è quello dell’incontro fra due culture, non solo a livello tecnico ma anche umano. Secondo Bandelli i comportamenti delle persone rispecchiano le tradizioni e le radici profonde del proprio Paese, al tempo stesso, l’impronta di un’azienda viene data dai suoi vertici: sono gli uomini a capo di un’impresa che ne forgiano i tratti, con le loro indicazioni e il loro esempio e questo avviene anche aldilà delle culture di appartenenza. Con THK c’è stato un confronto fecondo che ha portato a un giusto equilibrio fra le rispettive esigenze. Il manager sottolinea che Mondial è tra i principali player sui prodotti lineari del mercato italiano e l’incontro con l’azienda nipponica rappresenta un punto d’arrivo molto soddisfacente per le due realtà. La caratteristica dei prodotti THK che è più apprezzata dai clienti italiani è sicuramente il loro alto livello qualitativo: THK è il primo player a livello mondiale per i sistemi e i componenti lineari, presente in quasi tutti i settori industriali ed è ‘il brand di riferimento per questa tipologia di prodotti’. THK, oltre ad essere di fatto l’inventore dei sistemi di movimentazione lineare, è riconosciuta universalmente come società innovatrice nello sviluppo di questo mercato.
Un altro punto di forza che caratterizza questa grande azienda è la completezza della gamma dei prodotti che vede al suo interno un grande numero di soluzioni tecniche altamente innovative: oltre ai componenti più ‘classici’ come possono essere le guide e viti a ricircolazione di sfere/rulli, troviamo anche le tavole anti sismiche, i cuscinetti a rulli incrociati e componenti per l’automotive. Si tratta quindi di un’offerta che si sposa benissimo con la domanda di moltissime aziende presenti sul mercato italiano caratterizzata da una forte richiesta di soluzioni all’avanguardia. C’è poi una valenza strategica a livello di servizio: un brand internazionale dà anche tranquillità ai produttori di macchine perché garantisce la disponibilità del prodotto in qualsiasi parte del mondo. In questo periodo non particolarmente facile anche in ambito industriale, il fatto di avere prodotti di alta qualità può diventare anche un limite…
Collaborare per crescere
“Di certo il prezzo è una delle variabili prese in considerazione dal cliente, ma non è ovviamente l’unica - dice Alessandro Bandelli - bisogna tenere presente che in Italia abbiamo molti produttori OEM che esportano i loro macchinari. Queste realtà, per poter vendere i loro prodotti all’estero, devono fornire un valore aggiunto, in termini di performance, affidabilità ecc. Ecco allora che vendere soluzioni di qualità diventa obbligatorio. È in questo preciso momento che il fattore prezzo passa in secondo piano e diventa meno decisivo”. Nell’opinione del nostro interlocutore, la partnership che è stata stretta è molto forte e vede un grande impegno da parte delle due aziende, ciò conferisce forza per affrontare in maniera positiva qualsiasi situazione. Mondial può dare un grande contributo dato che copre tutti i principali settori industriali ed è presente con le proprie filiali e funzionari di vendita sull’intero territorio nazionale. L’ampia rete commerciale e l’ottima conoscenza del mercato le permette di fornire input importantissimi per l’utilizzo dei prodotti nelle diverse applicazioni industriali. “La valenza di Mondial – spiega Bandelli - deriva anche dal fatto che siamo dei distributori un po’ atipici poiché siamo strutturati con un ufficio tecnico e di assistenza di dimensioni importanti, e questo ci differenzia dalla classica azienda di distribuzione. I nostri dodici tecnici possono supportare i clienti nello sviluppo di nuove applicazioni o nella creazione di prodotti ad hoc. C’è poi il nostro magazzino dedicato ai prodotti lineari, situato a Piacenza, dove siamo in grado di ‘customizzare’ i prodotti lineari in base alle esigenze della clientela. Negli ultimi tempi abbiamo fatto importanti investimenti sulla nostra sede di Piacenza: abbiamo acquisito dei magazzini verticali e abbiamo acquistato nuovi macchinari per la customizzazione dei prodotti lineari; tutto ciò per ampliare ed elevare ulteriormente i nostri standard di servizio al mercato”. Per Mondial, la firma dell’accordo è stata una svolta importante che ha comportato cambiamenti profondi su tutta la struttura aziendale, pensiamo ad esempio alla elaborazione di nuovi cataloghi tecnici, alla formazione del customer service sui nuovi prodotti, alla loro codifica all’interno del sistema gestionale, alla comunicazione verso la forza vendita, la gestione logistica e commerciale…
Opportunità da cogliere
“Uno dei motivi per i quali abbiamo fatto questa scelta è stato quello di cogliere la grande opportunità di crescita che ci si prospettava nell’incontro con THK. Si è trattato di sfoderare quella ‘marcia in più’ di cui sentivamo di essere dotati. E così è stato, con grande soddisfazione sia nostra sia dei nostri partner giapponesi”, aggiunge Alessandro Bandelli.
Ma, più in generale, come giudica il nostro interlocutore l’attuale situazione dell’industria e del mercato nel nostro Paese, con particolare riferimento al settore in cui opera Mondial?
“La situazione appare ancora molto lontana dai livelli precrisi, ma è innegabile che da qualche mese a questa parte ci siano alcuni timidi segnali di ripresa; certo i numeri sono ancora labili, e il PIL fa registrare movimenti positivi ma quasi impercettibili. Dobbiamo sempre tenere presente che dal 2009 a oggi abbiamo perso circa il 20% della nostra capacità produttiva: si tratta di una situazione da cui non è facile né breve rialzarsi. Mi pare, comunque, che si senta un certo fermento, una certa voglia di uscire da questo periodo buio. Nel caso specifico di Mondial, essendo molto orientati verso prodotti e soluzioni innovative, è naturale che incontriamo sul mercato clienti molto vivaci, sempre alla ricerca di soluzioni avanzate; siamo obbligati, dalla logica delle cose, a compiere di continuo nuovi passi in avanti”. A livello generale invece, di produzione industriale, Bandelli crede che sia molto difficile tornare ai numeri precrisi, al tempo stesso alcuni settori specifici hanno fatto registrare numeri migliori rispetto ai valori del 2008. Prende come esempio il segmento del packaging: nel quale come Italia abbiamo dei veri ‘campioni’, aziende che sono leader mondiali e che stanno crescendo per innovazione di prodotto e per acquisizioni.
Per finire chiediamo ad Alessandro Bandelli come veda la sua azienda nel prossimo futuro...
“Sicuramente un’azienda dinamica, alla continua ricerca di soluzioni innovative, affiancata a partner importanti che possano supportarne la crescita, con una attenzione incessante al mercato del primo montaggio degli OEM. Sono ottimista per il nostro futuro caratterizzato dalla permanenza in un settore un po’ di nicchia dove sono richieste soluzioni applicative speciali. La capacità di ‘customizzare’ in maniera spinta, elemento che ci contraddistingue, è e sarà ancora il nostro valore aggiunto, e il mercato, se faremo sempre le cose bene, ci premierà ancora”.