Insieme per affrontare le sfide di domani
L’attuale contingenza rende ancora più determinante il ruolo delle associazioni di categoria, in grado di fornire sostegno ai propri soci tramite informazioni di mercato, aggiornamento tecnico e soprattutto una rete di contatti. Scopriamo più da vicino EPTDA, l’associazione che riunisce i protagonisti europei nel settore delle Trasmissioni di Potenza.
La European Power Trans-mission Distributors Asso-ciation (EPTDA) riunisce i principali attori nel campo della distribuzione industriale in Europa, con oltre 200 aziende associate in 27 paesi, che rappresentano 23,4 miliardi di euro in termini di volumi di vendita annuali e 244.000 dipendenti. Per offrire ai lettori una panoramica a livello inter-nazionale abbiamo intervistato David Harrow, Presidente in carica nonché Chairman and Managing Director di Godiva Bearings. Inoltre, con lo scopo di approfondire la conoscenza delle attività nel nostro Paese, abbiamo rivolto alcuni quesiti a Roberto Cugnaschi (Direttore Commerciale di Mondial Spa), attuale Coordinatore Nazionale di EPTDA per l’ Italia nonché past President dell’ Associazione.
Europa ma non solo
Dalla sua fondazione nel 1998, EPTDA ha seguito un’evolu-zione importante, ma David Harrow ci tiene a sottolineare che gli obiettivi sono rimasti costanti nel tempo. «L’attenzione di EPTDA è da sempre focalizzata su cinque obiettivi strategici, primo fra tutti la costruzione di un network professionale fra distributori e produttori per lo sviluppo di nuove opportunità di business. Di pari importanza è la raccolta, elaborazione e analisi di dati di mercato, a completa disposizione dei soci. Puntiamo inoltre sulla valorizzazione del nostro brand, in modo che sia riconosciuto come marchio di qualità. Seguiamo con particolare riguardo anche i programmi per lo sviluppo delle aziende asso-ciate e dei loro addetti. Infine, ci prefiggiamo di continuare a crescere, grazie all’inserimento di nuovi soci qualificati.» Non sorprende che le nazioni più rappresentate all’interno di EPTDA siano Germania (25%), Regno Unito (19%) e Italia (12%), anche se il raggio d’azione dell’Associazione ultimamente si sta ampliando verso nuovi mercati. Lo scorso convegno annuale, svoltosi a Budapest nel settembre 2011, ha facilitato il consolidamento della propria presenza in Europa orientale. «Siamo lieti di annoverare fra i nostri nuovi soci dieci aziende provenienti da questi Paesi - cosa che ci consentirà di approfondire la conoscenza di un’area che offre importanti potenzialità. Anche la nostra presenza in Medio Oriente e Africa è in crescita» ha aggiunto Harrow.